lunedì 18 agosto 2014

egizi

- Dopo una panoramica storico culturale sulla civiltà egizia e sulle vicende che ne hanno contrassegnato le diverse epoche dal 10.000 a.C., l'autrice tratta delle credenze religiose degli antichi egizi, ne enumera le varie divinità, con caratteristiche ed attributi di ognuna, e ne descrive i diversi...http://books.google.it/books/about/Iniziazione_ai_culti_egizi.html?hl=it&id=viqnibVdHBEC&utm_source=gb-gplus-shareIniziazione ai culti egiziIniziazione ai culti egizi 1. Biblioteca personale 2. Guida 3. Ricerca Libri avanzata Pagina divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Ada Russo Pavan iniziazione ai divinità, simboli, rituali magia, amuleti, invocazioni Iniziazione Collana diretta da Osvaldo Sponzilli ADA RUSSO PAVAN Iniziazione. Pagina 1 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Iniziazione Collana diretta da Osvaldo Sponzilli ADA RUSSO PAVAN Iniziazione ai Culti *Egizi* DIVINITÀ - SIMBOLI. Pagina 3 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. ADA RUSSO PAVAN Iniziazione ai Culti *Egizi* DIVINITÀ - SIMBOLI - RITUALI MAGIA - AMULETI - INVOCAZIONI EDIZIONI iwniTimm This One 4D6U-0TJ-R8KR Ada Russo ... Pagina 4 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Ada Russo Pavan ha frequentato l'Accademia di Venezia e quella di Brera. Ha fondato in Puglia un Centro di Ricerche Storiche che si occupa di Archeologia, Speleologia ... Pagina 5 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Indice Pag . Prefazione 9 Introduzione storica 1 1 I nomoi 1 7 I nomoi dell'Alto Egitto, 17 I nomoi del Basso Egitto, 24 L'Egitto, simbolo perfetto del legame tra Creatore e ... Pagina 7 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. A mia figlia Fabiana Un ringraziamento particolare a Claudio Arrigoni Prefazione Magia : e la mente corre subito all'antico Egitto. Nell'immensa. Pagina 9 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Prefazione Magia: e la mente corre subito all'antico Egitto. Nell'immensa mole di opere letterarie e poetiche, storiche e religiose incise sulla pietra, scritte sui papiri o su ... Pagina 11 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Introduzione storica Nel periodo paleolitico la vallata del Nilo appariva molto diversa da come la vediamo ai nostri giorni. Quasi tutto il territorio era sommerso dalle acque ... Pagina 13 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. I suoi successori Montu-Hotep II e III intensificheranno i commerci soprattutto attraverso il Mar Rosso e riprenderanno la politica di espansione verso la Nubia. Pagina 14 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Il Faraone regnerà per il bene dello stato e della comunità; i "monarchi" e gli alti funzionari non verranno scelti nell'ambito dell'aristocrazia bensì verranno nominati ... Pagina 15 Tutta la sua politica fu rivolta alla conservazione dell'Impero *egiziano*. Estremamente vitale, ebbe sei o sette mogli, la più amata delle quali fu Nefertari, varie concubine e più di duecento figli. Questo Faraone, detto "il Grande", sottoscrisse un ... Pagina 16 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. sacerdoti: questo gli faciliterà l'ascesa al trono nel Tempio di Ptah a Menfi. Alessandro il Grande incaricherà l'architetto greco Dinocrate di innalzare tra il lago Meotide e ... Pagina 17 I nomoi Per gli *Egizi* questi territori erano setap; vennero chiamati nomoi dai Greci. Erano delle province con un loro capoluogo, una città edificata - nyut - sempre all'incrocio di più strade maestre, un tempio del dio tutelare della città, ... Pagina 18 divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni Ada Russo Pavan. Il primo nomos è il più meridionale. La città a sua capitale è Abu, "la città degli elefanti", l' isola di Elefantina, Assuan, situata nei pressi della prima cataratta; la dea tutelare ... Pagina 19 La città era situata al termine delle piste commerciali che provenivano dal Mar Rosso. 

giovedì 14 agosto 2014

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CIBI DI UOMINI PREISTORICI 2

ENERGIA DEGLI ALIMENTI:  L’ UOMO PRIMITIVO

 

L'alimentazione dell'uomo primitivo più che da carne e da altri cibi animali, come si credeva un tempo, era costituita da cereali integrali e altri cibi di natura vegetale. I risultati di recenti studi sulle abitudini alimentari dei popoli preistorici e dei primati (loro progenitori), fanno pensare che il forte consumo di carne da parte delle società moderne sia eccessivo, non sia adeguato alle capacità biologiche del nostro organismo e sia quindi responsabile di numerose malattie dovute ad errori dietetici: diabete, obesità, ipertensione arteriosa, coronaropatie e cancro. Da questi studi è stato possibile dedurre che l'idea che l'uomo primitivo fosse aggressivo, dedito alla caccia e forte consumatore di carne, è completamente falsa. Dalle scoperte fatte da archeologi, antropologi, primatologi e specialisti di anatomia comparata si deduce infatti che gli uomini primitivi e i primati più che carnivori erano erbivori. Secondo questi studiosi il pasto delle mense preistoriche era costituito, quanto meno nell'ultimo milione e mezzo di anni, per tre quarti di cibi vegetali e per un quarto di cibi animali, un rapporto inverso a quello del pasto abituale dell'Americano medio.

Nelle poche culture dell'età delta pietra ancora esistenti vengono consumati principalmente cibi di natura vegetale. Gli scienziati che hanno studiato 58 comunità dedite alla caccia hanno constatato che il loro pasto è costituito per il 50-70% da carboidrati complessi di origine vegetale. Gli alimenti animali costituiscono il 25-30% del suo volume totale e nessuna di queste tribù consuma latte, zucchero, alcool o sale.

Nel 1985 alcuni antropologi resero noto che la dieta tradizionale delle ere paleolitiche, costituita da cereali, radici, legumi, noci, tuberi, frutta e cacciagione, molto probabilmente impediva l'insorgenza del cancro, delle malattie di cuore e di altre malattie degenerative. E sebbene alcune società antiche consumassero più carne di quanta ne consumiamo noi oggi, la quantità e la qualità dei grassi assunti erano molto diverse.  L'alimentazione dei nostri lontani progenitori dovrebbe servire da modello all'uomo moderno: gli consentirebbe di ostacolare l'insorgenza delle cosiddette "malattie della civiltà".

MUSEI E RITROVAMENTI

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altre civiltà (1)

altre civiltà 2

martedì 12 agosto 2014

i sumeri video

prime civiltà i sumeri

La civiltà dei Sumeri si sviluppò intorno al 4000 A.C. in Mesopotamia, in una piccola zona chiamata Sumer, ovvero "Paese coltivato". Il termine Mesopotamia significa invece "terra in mezzo ai fiumi", la Mesopotamia è infatti situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate.
I sumeri impararono presto a convivere con il territorio dove si erano insidiati risolvendo brillantemente i problemi di inodonazioni attraverso la costruzione di argini e canali e bonificando le paludi rendendo il terreno fertile e coltivabile adatto soprattutto alla coltivazione di cereali come orzo e grano, lenticchie e datteri e anche lino e sesamo da cui ricavavano tessuti e olio.

I Sumeri furono i primi edificatori di città e le più importanti città Sumere furono Ur e Uruk.Le città erano governate da un re aiutato da sacerdoti e funzionari, nelle città abitavano mercanti e artigiani mentre i contadini abitavano all'esterno della zona urbana, che era fortificata con alte e solide mura di mattoni a scopo difensivo, all'interno di piccoli villaggi.
Il punto più importante della città era la ziggurat, una grandissima torre a più piani sulla cui cima si trovava un tempio che di giorno veniva usato dai sacerdoti per le celebrazioni del culto degli dei e di notti veniva utilizzato come osservatorio astronomico.
La base della ziggurat era invece utilizzata come magazzino per conservare il cibo e le risorse della città.

I Sumeri erano politeisti, ovvero credevano nell'esistenza di tanti dei e ritenevano che l'uomo fosse stato creato da questi dei perchè li venerasse.
Le divinità più importanti dei Sumeri erano:
Anu: dio del cielo
Enlil: dio dei venti e signore della terra
Enki: dio delle acque
Shamash: dio del sole e della terra
Ishtar: dea dell'amore e della guerra.

In pratica i sumeri identificavano in queste forme divine le forze che governavano la loro vita cercando di renderle più vicine, comprensibili e magari "addomesticabili". Per quanto politeisti i sumeri non erano comunque fatalisti, ovvero non affidavano semplicemente al destino la spiegazione degli eventi e svilupparono delle doti umaniste di fondamentale importanza nello sviluppo delle civiltà future, inoltre si distinsero per una serie di invenzioni e intuizioni che ne dimostrano pienamente lo spirito vivace e l'intelligenza brillante e attenta.
Tra le invenzioni e le scoperte dei sumeri troviamo:
- la scrittura - ovvero un sistema di comunicazione che permise di sostituire la cultura orale con quella scritta e porre le basi per una civiltà sempre più evoluta e sofisticata.
I Sumeri usavano la scrittura cuneiforme e imprimevano i cunei con uno stilo su una tavoletta di argilla fresca che successivamente veniva fatta essiccare.
- l'aritmetica, la geometria e l'astronomia - I sumeri si dimostrarono abilissimi astronomi e grazie ad uno studio attento e preciso furono i primi a dividere l'anno in dodici mesi e il giorno in 24 ore. Il sistema numerico da loro adottato utilizzava una base di 60 e non di 10 come il nostro, questo è il motivo per cui le ore furono divise in 60 minuti e i minuti in 60 secondi.

- la ruota - la ruota fu un'invenzione straordinaria per lo sviluppo delle città, attraverso l'utilizzo della ruota i trasporti divennero più veloci e si poterono coprire distanze commerciali prima impensabili.
La ruota era già stata inventata nel periodo neolitico ma il suo utilizzo era stato limitato ai vasai che le utilizzavano come tornio per creare contenitori e recipienti, l'intuizione dei sumeri permise di applicare il principio rotatorio della ruota e quindi di utilizzarla nei mezzi di trasporto. Le ruote dei Sumeri erano di legno pieno, successivamente altri popoli le perfezionarono creando le ruote a raggi che risultando più leggere si dimostrarono anche più veloci.
I carri dei sumeri erano trainati da animali simili ai nostri asini che si chiamano onagri e che ancora oggi si trovano nell'attuale Mesopotamia. L'utilizzo dei carri e le abilità degli artigiani permisero ai Sumeri di distinguersi anche nella caccia, rendendo così l'alimentazione sempre più varia e contribuendo a creare un popolo geneticamente sano e forte.
Altra invenzione attribuibile ai Sumeri è quella delle leggi, il ritrovamento della stele di Hammurabi, che prende il nome dal re babilonese che la fece costruire, dimostra che i Sumeri possedevano leggi e desideravano condividerle e ufficializzarle attraverso la scrittura.



 
 

venerdì 8 agosto 2014

CIBI DI UOMINI PREISTORICI

   

UOMO PREISTORICO

Circa 2 milioni di anni fa comparve l'Homo habilis, seguì l'Homo erectus, il primo in posizione eretta.
L'uomo di Neandertal comparve circa 60 mila anni fa: si riunì in gruppi e divenne un abile cacciatore grazie all'uso di strumenti in osso.
L'Homo sapiens (circa 30 mila anni fa) imparò a coltivare la terra e costruì i primi villaggi.
Gli uomini primitivi disegnavano o incidevano sulle pareti delle caverne animali e scene di caccia.
Molti graffiti sono stati ritrovani a Lascaux (Francia) e ad Altamira (Spagna).
I bambini preistorici imparavano fin dai primi anni di età a cacciare piccoli animali e a tirare con l'arco, proprio come ancor oggi i bambini indios.
Le bambine invece intrecciavano canestri, fabbricavano vasi di argilla e raccoglievano frutti selvatici.
Gli uomini adulti si riunivano in gruppi per dedicarsi alla caccia grossa. La cattura di un bisonte avveniva con l'aiuto di lance e trappole. L'uomo primitivo imparò a utilizzare tutte le parti dell'animale: le carni come alimento, le pellicce per difendersi dal freddo, le pelli per coprire le capanne, il grasso delle ossa per alimentare il fuoco.
La scoperta fondamentale fu appunto quella del fuoco, utilizzato per riscaldamento e illuminazione, per allontanare gli animali e anche per cuocere il cibo e quindi conservarlo.
Già 40.000 anni fa gli uomini preistorici scoprirono di poter attraversare i corsi d'acqua su tronchi galleggianti e con giunchi intrecciati si costruivano le prime reti per la pesca.
I cacciatori colpivano le prede con rudimentali lance, scheggiando la selce ottenevano un frammento di pietra molto tagliente, finchè fu inventato l'arco.

giovedì 26 giugno 2014

continuazione lucy

*La zona di LAETOLI, il cui nome è scritto in blu nella cartina a lato, è il luogo in cui sono stati ritrovati nel 1978, da Mary Leakey, i fossili delle impronte lasciate da tre ominidi perfettamente bipedi, due adulti e un giovane. * *Queste impronte ritrovate a Laetoli in Tanzania settentrionale , risalgono 3,5-3,8 milioni di anni fa. La camminata di Laetoli è lunga circa 25 metri, ed è importante perchè è l'unico fossile di questo tipo mai ritrovato.* lucy.jpg (21578 byte)*LUCY* Quest'australopiteco è stato ritrovato il 30 novembre del 1974 nei pressi del fiume Awash nella regione dell' Afar in Etiopia. Una spedizione di archeologi internazionali ritrovò i resti di questo ominide risalenti a circa 3250000 anni fa. Si trattava di una femmina adulta che gli studiosi chiamarono Lucy perché gli studiosi durante gli scavi stavano ascoltando la canzone dei Beatles "Lucy in the sky with diamonds" (Lucy nel cielo con i diamanti ). Questa scoperta è importante perché sono state ritrovate ben 52 ossa dello scheletro che pertanto risulta il più antico, più completo, meglio conservato di qualsiasi altro ominide. Lucy è un Australopithecus afarensis. Lo studio di questi resti permette di affermare che Lucy era alta 120 cm e pesava meno di 40 chili. Il suo cervello non era molto più grande di quello di uno scimpanzè e si nutriva di vegetali. Le braccia erano più lunghe delle gambe; le dita di mani e piedi, erano ancora adatte ad arrampicarsi sugli alberi, ma la sua andatura era perfettamente bipede. In questa immagine viene mostrata una ricostruzione dello scheletro completo di Lucy al Museo di Storia Naturale di Cleveland (USA, da wikipedia ). In un luogo vicino al ritrovamento di Lucy furono anche rinvenute i resti di 12 individui probabilmente morti insieme, appartenenti alla stessa razza di Lucy. Da tutto questo gli studiosi hanno capito che l'Australopiteco afarensis doveva essere un individuo sociale.

lunedì 23 giugno 2014

lucy



L'Australopithecus afarensis è una specie estinta di Ominidi del genere Australopithecus. La specie fu identificata a seguito di una serie di ritrovamenti di fossili nella regione di Afar in Etiopia da parte di Donald Johanson e della sua squadra, nella prima metà degli anni settanta.
Nel 1973 Donald Johanson rinvenne i resti del corpo di un Australopithecus - dal latino australis, "sud", e dal greco πίθηκος (pithekos= scimmia) - comprendenti parti di entrambe le gambe, inclusa un'articolazione, risalenti a 3,4 milioni di anni fa.[1][2][3] Originariamente sembrava che il fossile riguardasse un individuo giovane, ma successivamente si scoprì che si trattava di un adulto.
Lucy è proprio un Australopithecus afarensis i cui resti erano considerati, fino all' arrivo di Ardi,il più antico scheletro di ominide in nostro possesso.
A differenza di Lucy, che aveva ossa del bacino e delle gambe che testimoniavano della definitiva acquisizione della postura eretta, Ardi non aveva ancora compiuto il salto evolutivo verso l' andatura bipede. 

BECOMING HUMAN

Becoming human
 questo sito è fatto cosi':

mercoledì 18 giugno 2014

giovedì 5 giugno 2014

benvenuti.

Ciao io sono Federico , spero che vi piaccia. e' un modo per conoscere gli uomini primitivi e le prime civiltà.





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